Distacchi dell’intonaco, cavillature, fessurazioni, muffe e condense. Queste le principali problematiche che interessano le facciate degli edifici quando non si agisce con un’efficace e regolare manutenzione.
Il degrado può essere dovuto semplicemente al naturale invecchiamento dell’edificio oppure ad errori di progetto o di costruzione (materiali di qualità scadente, scelte progettuali sbagliate etc) che possono provocare eventi degenerativi precoci anche su edifici relativamente moderni.
Oltre a ciò le facciate di uno stabile, segnando il ‘confine tra interno ed esterno’ sono particolarmente soggette alle aggressioni climatiche (vento, pioggia, neve) ed allo smog.
Ad esempio si può assistere ad un’alterazione cromatica di alcune zone delle facciate dovuta a inquinanti atmosferici (deposito di polveri e fumo), radiazioni solari (pigmenti non resistenti alla luce solare), assorbimento differenziato del supporto etc.
A causa dello smog si può verificare anche il deposito superficiale, cioè l’accumulo di materiali estranei quali polvere, terriccio, guano, etc. Spesso il fenomeno può essere amplificato da alcune pitturazioni che, per composizione, tendono a trattenere polveri atmosferiche.
Un’altra problematica delle facciate consiste nella disgregazione o nel distacco degli elementi di finitura esterna. Nella maggior parte dei casi è l’acqua, o l’umidità, a innescare questi fenomeni di alterazione, che possono essere dovuti anche a dilatazioni differenziali tra materiali, stress termici od anche ad errori di posa in opera. Infine si possono verificare problemi di fessurazioni, incrostazioni e rigonfiamenti.
E’ importante non sottovalutare queste problematiche perché spesso nelle facciate di case e condomini convivono diversi elementi strutturali e costruttivi come calcestruzzo armato, intonaco e mattoni a vista che se danneggiati possono compromettere la stabilità, la sicurezza e il valore estetico dell’intero edificio.
Primo passo da compiere per intervenire sulle facciate è l’individuazione dei fenomeni di degrado e delle cause che li generano; una volta capita l’origine del danno, va eliminata la causa che l’ha provocato. L’intervento di risanamento varia in funzione dei materiali di cui sono costituiti i paramenti esterni degli edifici e delle diverse tecniche di realizzazione. Nel caso di murature in pietra o faccia vista, non essendoci alcuno strato protettivo, il degrado intaccherà direttamente la struttura muraria, con il rischio di impoverire la materia stessa del paramento. L’intervento di eliminazione di tali dissesti andrà accuratamente valutato poichè, se realizzato con materiali e tecniche non idonee, potrebbe compromettere l’unitarietà della facciata e portare anche ad ulteriori fenomeni di deterioramento.
Nel caso di superfici intonacate, le forme di degrado sono varie e possono interessare sia il fondo intonacato sia la tinteggiatura, quindi occorrerà valutare la natura del problema e scegliere la soluzione più appropriata.